martedì 21 giugno 2011

Ho un infarto in corso

Sto male: sta per venirmi un infarto!
Quanti di voi avranno pensato una cosa del genere nei momenti più assurdi? Tra chi soffre di disturbi d'ansia, ed in particolare di attacchi di panico, sicuramente tantissimi. Benchè l'ipocondria sia una paranoia comune tra gli ansiosi, la paura di essere affetti da disturbi cardiaci sembra vada per la maggiore. Si va quindi dalla convinzione di avere un attacco cardiaco in corso, tipica dei momenti di panico acuto, alla percezione più o meno costante che il nostro cuore sia "fragile", "gonfio" o comunque non funzioni a dovere. Molti dei sintomi dell'attacco di panico assomigliano effettivamente a quelli dell'infarto. Tra i più comuni ci sono dolori al petto e intorpidimento, difficoltà a respirare, senso di depersonalizzazione e smarrimento, agitazione. Ricordo bene quando, anni fa, scoprii che durante un infarto è probabile avvertire dolore al braccio sinistro. Da brava ipocondriaca, da allora, nei miei momenti di crisi non mi sono più fatta mancare il dolore al braccio sinistro, segno inequivocabile di un infarto in corso! Solitamente in questi casi il panico raggiunge il culmine nel giro di pochi minuti, dopo i quali si ristabilisce gradualmente il contatto con la realtà.
Quindi, se siete soggetti ansiosi, avvezzi a queste spiacevoli sensazioni:
  • tranquilli, con ogni probabilità non si tratta di un infarto in corso: la maggior parte di noi sarebbe dovuta essere morta e sepolta decine di volte!
  • cercate di rilassarvi respirando profondamente: già con 3 respiri profondi sembra che la frequenza del battito cardiaco rallenti;
  • se potete, fate due chiacchere con un amico o un collega, magari simpatico e che sappia sdrammatizzare: per esperienza personale posso dire che non esiste rimedio migliore del riderci sopra. Se siete soli... attaccatevi al telefono!
  • se il dolore al petto persiste o si fa intenso (davvero intenso) e la situazione diventa ingestibile, contattate un dottore: se siete in psicoterapia, chiamate il vostro psicoterapeuta, sempre che non vi metta il colloquio telefonico in fattura; chiamete il vostro medico curante solo se avete una confidenza tale che gli permetta di mandarvi a quel paese; se siete propio al perso, chiamate il 118... nessuno è mai morto per essersi preso dello stupido dal medico del 118 (tra l'altro possibilità che si verifica piuttosto raramente): magari dovrete sopportare qualche battutina antipatica, ma di sicuro starete tranquilli almeno per un po', visto che vi faranno quantomeno un elettrocardiogramma!
  • pensate che, qualunque sia la natura dei vostri mali, vivete nella società più medicalizzata che esista: se davvero vi state sentendo male, è il periodo storico e il Paese migliore per farlo!

2 commenti:

  1. ciao sono una donna di 41 anni e sofro di ansia da quando avevo 18 anni e attacchi di panico non c'è un giorno che sto bene e non c'è la faccio più da circa 8 anni sofro anche di extrasistole che non mi lasciano x niente non c'è un cardiologo che non conosco ma tutti mi dicono che ansia e che devo stare tranquilla ma io non ci riesco sono convinta che dovrei morire di infarto e ho tanta paura e vivo con ansia avvolte prendo delle gocce che si chiamano EN e ne prendo 4 o 5 x che di più non mi reggo in piedi .sono sposata e o 3 bimbi bellissimi un marito che mi adora ma io non vivo tranquilla avvolte la vorrei fare finita ma poi penso hai miei figli e prego dio che mi da la forza di andare avanti io penso sono tutti come me quelli che soffrono di ansia? comunque avrei tanto da dirvi ma non o più tempo grazie datemi un consiglio vi prego

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  2. Soffro d ansia e attacchi di panico da quasi un anno, e gia non ce la faccio piu... ogni sera dormire e un trauma, e senza qualche calmante non riesco ad addormentarmi... rivoglio la mia serenita :(

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